venerdì 28 ottobre 2016

DIA DE MUERTOS


Ed oltre ad Halloween, che anche io ho celebrato a modo mio con tante creazioni...oggi voglio condividere con voi anche questa usanza perchè possiate amare, rispettare e conoscere anche questa festa e questo modo di celebrarla perchè ogni cultura ha le sue credenze e conoscerle tutte penso sia un arricchimento utile ad ognuno di noi e perchè quando realizzo qualcosa mi piace capirne di più per poterlo realizzare al meglio.

Oggi vi parlerò del dia de muertos.

DIA DE MUERTOS
Il giorno dei morti, si celebra in Messico in modo particolare.
In misura minore anche negli Stati Uniti ed in Brasile.
Le celebrazioni hanno luogo il 1 e 2 novembre.
Possono durare anche molti giorni ed hanno origini precolombiane.
La festa viene celebrata con musica, bevande e cibi dai colori vivi, combinate a numerose rappresentazioni caricaturali della morte.
Per gli antichi mesoamericani la morte non avevano la connotazione cattolica dell'inferno per i peccatori e paradiso per le persone meritevoli, ma al contrario le rotte dei morti venivano determinate non da cosa avevano fatto in vita, ma da come erano morti.
Così esistevano il paradiso dell'acqua, dove andavano tutti coloro che morivano a causa dell'acqua,
il paradiso del sole, dove arrivavano i morti in combattimento per esempio
il paradiso delle morti naturali
e c'era un paradiso pure per i bambini
Quando gli spagnoli arrivarono in America fusero le loro usanze con quelle locali.
Le calaveras son i teschi di zucchero di canna colorati, son delle offrenda, ossia degli oggetti da offrire al defunto nell'altare che si prepara il giorno dei morti -il dia de muertos appunto.
Son dei simboli di rinascita.
Tra le calaveras la più famosa è senz'altro quella di Catrina qui raffigurata.
Una leggenda popolare, tramandata oralmente, narra dell'apparizione della ''Madonna di Morte'' di fronte ad un popolano della zona di Veracruz attorno al 1960, chiedendo di diffonderne il culto, spiegando che in virtù dei sacrifici fatti dall'intero popolo messicano ella concedeva allo stesso speciale grazia e protezione.
Un culto popolare non organizzato almeno fino al 2002.
La storia della Catrina inizia durante i governi di Benito Juarez, Sebastian Lerdo de Tejada e Porfirio Diaz.
In questi periodi cominciarono a diffondersi testi scritti per la classe media che criticavano la situazione del paese delle classi più privilegiate.
Queste pubblicazioni erano accompagnate da disegni di scheletri e teschi.
Rappresentavano quindi una critica alle classe agiate durante il periodo della Rivoluzione Messicana.
Tra queste pubblicazioni, divennero famose le illustrazioni di Posada.
I suoi scheletri erano simbolo di una popolazione corrotta, ben vestita fuori ma morta dentro.
I suoi disegni simboleggiavano la falsità della classe agiata ed altre volte prendevano in giro chi pur avendo sangue indiano si atteggiava ad europeo rinnegando la propria cultura.
Dal 1947, Diego Rivera diede a questi scheletri l'aspetto con cui li conosciamo oggi, con l'iconico cappello di piume e gli abiti eleganti, creando la Catrina, come parte femminile del Catrin, che significava un uomo elegante e ben vestito e facendola apparire nella sua opera ''Sueno de una tarde dominical en la Alameda Central''.

Il giorno dei morti la tradizione vuole che le tombe dei propri cari vengano addobbate festosamente ed addirittura trasformate in tavole dove si consumano i cibi preparati per la festa, In Messico la morte viene celebrata in modo unico e speciale, a tal punto che il Giorno dei Morti è diventato un Patrimonio Intangibile dell’Umanità riconosciuto dall’UNESCO.

Ringrazio Isabel per la condivisione della cultura messicana. :-D


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